Rocco di Montpellier è stato un pellegrino francese vissuto nel XIV secolo; intraprese un pellegrinaggio verso Roma, dove si dedicò alla cura degli appestati. Sulla via del ritorno, malato e solo, venne miracolosamente guarito da un angelo e nutrito da un cane. Secondo diverse agiografie, morì a Voghera (tra il 1376 e il 1379) dove era stato arrestato con l’accusa di spionaggio.
La sua fama si diffuse rapidamente e la sua santità venne riconosciuta anche dal clero tra la fine del ‘400 e la metà del ‘500, quando iniziarono ad essere dedicate al culto di San Rocco numerose nuove chiese, soprattutto extra-moenia (fuori dalle mura cittadine).
San Rocco è il protettore di persone affette da malattie infettive, chirurghi, farmacisti, viaggiatori, invalidi e prigionieri; curiosamente è ritenuto anche protettore dei cani.
Grazie ai suoi inequivocabili attributi iconografici è molto facile riconoscere San Rocco in pitture e sculture: il santo viene raffigurato in abbigliamento da pellegrino (cappello, mantellina e bastone) mentre mostra una piaga sulla coscia ed è affiancato da un cagnolino che stringe tra i denti una piccola pagnotta di pane.
Nella Valle delle Abbazie il culto di San Rocco è presente e sentito. Ricordiamo in modo particolare a Guardia Vomano, Scorrano e Castel Castagna dove il 16 Agosto di ogni anno vengono celebrati festeggiamenti in suo onore.