Scopri cosa vedere e cosa fare a Isola del Gran Sasso

Tipologia: COMUNI DELLA VALLE

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Isola del Gran Sasso (nome completo Isola del Gran Sasso d’Italia) è un comune della provincia di Teramo molto conosciuto in Abruzzo per le sue bellezze paesaggistiche e culturali. Si trova tra due fiumi, Mavone e Ruzzo (da qui il nome Isola), e sorge in una vallata detta Valle Siciliana (dalla Via Cecilia, che attraversava il suo territorio).

Isola del Gran Sasso è nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Tra i boschi che la abbracciano è comune vedere animali come il camoscio, il cervo, il lupo, l’aquila o il gufo reale. Non mancano incontri con scoiattoli, gazze, ghiandaie e cinghiali.

Qui Valle delle Abbazie ti presenta la guida completa a Isola del Gran Sasso, ma se desideri conoscere la sua storia nel dettaglio puoi consultare l’articolo dedicato. Iniziamo subito a scoprire Isola e le sue meraviglie!

San Giovanni ad Insulam

Il monumento più importante di Isola del Gran Sasso è l’abbazia di San Giovanni ad Insulam, chiamata anche chiesa di San Giovanni al Mavone (dal fiume Mavone). È stata eretta tra l’XI e il XIII secolo, è ubicata poco fuori il paese e si affaccia sulla catena del Gran Sasso. 

Il panorama da San Giovanni ad Insulam è uno dei più suggestivi d’Abruzzo. Consigliamo di fermarsi ad ammirarlo e di scattare qualche foto ricordo.

La chiesa faceva parte di un complesso abbaziale di cui restano solo pochi ruderi, ancora visibili. L’esterno presenta una facciata rettangolare, tipica soprattutto delle chiese nella città dell’Aquila, e un portale riccamente scolpito con figure zoomorfe e di mostri.

All’interno sono di particolare interesse l’ampia cripta, i resti di affreschi del 1421 (con il Redentore, la Vergine e San Giovanni Battista), i capitelli scolpiti e le numerose pietre di riuso sparse nella struttura. È possibile visitare la chiesa accordandosi con le associazioni locali oppure chiedendo aiuto al vicino ristorante.

Cona di San Sebastiano

Non molto conosciuta dai più, ma di notevole importanza, è la Cona di San Sebastiano. Si tratta di una piccola chiesetta con fontana, utilizzata anticamente per permettere a persone e animali di ristorarsi. 

La cona custodisce bellissimi affreschi di Andrea De Litio, uno dei massimi esponenti del ‘400 italiano e abruzzese. 

All’interno troviamo una Madonna con bambino tra San Sebastiano e San Rocco, all’esterno – seppur danneggiata – è visibile un’Annunciazione. Degno di attenzione è il tabernacolo in pietra del 1500, posto all’interno della cona.

Santuario di San Gabriele e museo

San Gabriele dell’Addolorata è il protettore dei giovani e il suo santuario a Isola del Gran Sasso accoglie ogni anno più di un milione di visitatori. Gabriele fu un Passionista e morì nel monastero a soli 23 anni. Sono ben due i santuari visitabili a lui dedicati:

  • Il santuario antico, in stile neoclassico
  • Il santuario nuovo costruito nel 1974 per accogliere più pellegrini

Il santuario nuovo ospita anche un bellissimo museo con opere artistiche e religiose di varie epoche. Di spicco è una statua della cosiddetta Madonna Sdraiata, proveniente dalla chiesa di Santa Maria dell’Assunta di Tossicia (poco lontano da Isola). 

La posizione della Madonna è molto originale, non è per nulla comune trovare Madonne così scolpite. È probabile che fosse rappresentata sul suo letto da puerpera, ovvero appena dopo la nascita di Gesù. Un altro esempio di Madonna Sdraiata si trova nella Chiesa di Santa Maria Assunta ad Assergi (AQ).

Casa del Barone e chiesa di San Massimo 

Nel centro storico di Isola del Gran Sasso si trova un edificio conosciuto come Casa del Barone. Il suo nome è palazzo Henrici – De Angelis ed è stato dimora di nobili famiglie. Al suo interno ospita numerose aree per lo svolgimento di tutte le attività quotidiane come locali per la legna, locali per la conservazione di vino, olio e alimenti, stalle, piani nobili, stanze di residenza e rappresentanza.

La chiesa di San Massimo, al momento non visitabile, presenta sulla navata destra un bellissimo portale in pietra scolpito dallo scultore Matteo da Napoli nel XV sec. All’interno è decorata con pitture e stucchi e custodisce un battistero rinascimentale del 1529, voluto da Hernando de Alarcón (marchese della Valle Siciliana). Conserva anche un pannello settecentesco in maiolica con una Madonna con Bambino.

Castello di Pagliara ed Eremo di Santa Colomba

Il Castello di Pagliara è una struttura difensiva medievale costruita con grossi blocchi calcarei. San Berardo (Berardo da Pagliara o Berardo da Teramo vescovo, importantissima figura religiosa abruzzese) nacque dalla nobile famiglia dei Pagliara proprio in quell’area. 

Il castello fu abbandonato e nel 1324 circa fu utilizzato per ospitare l’eremo di Santa Maria di Pagliara, una semplice chiesetta a pianta rettangolare. Nel 1825 l’eremo fu recuperato e decorato da Fra’ Nicola, ultimo eremita del Gran Sasso.

L’Eremo di Santa Colomba è una piccola cappella dedicata alla santa locale che, secondo la tradizione, sarebbe stata la sorella di San Berardo. I due, insieme, abbandonarono gli agi della famiglia per vivere la loro religiosità. L’eremo si può raggiungere tramite un sentiero segnalato consigliato a chi ama fare trekking.

Curiosità: in una grotta vicino all’eremo c’è l’impronta di una mano, che la fede locale attribuisce a Santa Colomba.

Eremo di Fra’ Nicola

L’eremo originale risalirebbe ad un periodo tra il X e l’XI sec. Nel 1873 fu dato in concessione a Fra’ Nicola che, nonostante fosse ormai anziano, edificò lì il suo eremo. Nicola Torretta nacque nel 1803 a Picciano da una famiglia benestante di commercianti, caduta poi in disgrazia.

La famiglia si trasferì a Castelli, dove Nicola incontrò la fede impressionato dalle parole di Don Gaspare del Bufalo. Nel 1825 Nicola abbandonò la casa paterna e divenne un eremita, in Santa Maria di Pagliara. Gli furono consegnate ben quattro chiese da recuperare, a cui Nicola lavorò con tutte le forze. Di lui scrissero:

“Tutto costruiva con le proprie mani, anche l’organo. Lavorava da muratore, da scalpellino, da fabbro ferraio. Faceva il falegname, lo stagnino, il pittore”.

Il paese dei motti

Isola del Gran Sasso è conosciuta anche come il Paese dei Motti. Non è raro, infatti, notare iscrizioni in latino sugli architravi in pietra di porte e finestre. 

In piazza Marconi si notano i motti:

  • Neutri fortunae
  • Melius mori quam foœdari
  • Bonitate fecisti cum servo tuo Domine
  • Non solum nobis sed et Patriae et Posteris

In via Nicolò e largo Torrione ci sono:

  • Amicum Esse Licet sed usque ad aras
  • Beati qui abitant in domo tua domine

A largo Corte si ritrovano:

  • Quod index auro hoc aurum homini
  • Quod rubigo ferro hoc livor homini

Carbonai e Briganti

A Isola del Gran Sasso si trovavano numerosi carbonai che praticavano l’antico mestiere di trasformare la legna in carbone per le diverse funzioni quotidiane. Nell’area di Isola erano presenti anche numerosi arcari (produttori di arche, ovvero madie decorate) e sediari (produttori di sedie).

Isola del Gran Sasso fu anche terra di briganti, gruppi di malfattori violenti che predavano e razziavano. Le storie dei carbonai e dei briganti sono ricche di fascino e per conoscerle è possibile rivolgersi a visitgransasso.

Cosa vedere vicino a Isola del Gran Sasso

Prendendo come punto di partenza Isola del Gran Sasso è possibile visitare tutto l’itinerario della Valle delle Abbazie. Isola del Gran Sasso dista circa venti minuti di auto e un’ora di bicicletta da:

Più lontani, a circa 30 minuti di auto e 2 ore in bicicletta, si trovano:

La distanza aumenta, arrivando a circa 40 minuti di auto e 3 ore di bici, per raggiungere:

Isola del Gran Sasso, infine, dista circa trenta minuti di automobile e circa due ore di bicicletta da Teramo e circa trenta minuti in auto (passando per la A24) dalla città dell’Aquila. Entrambi luoghi da visitare se ci si trova in zona Isola per una vacanza.

Come arrivare a Isola del Gran Sasso

Seleziona il punto di partenza sulla mappa e troverai tutti i consigli su come arrivare a Isola del Gran Sasso in macchina, a piedi o in bicicletta. Se hai bisogno di una guida che possa accompagnarti nella visita, consulta la sezione dedicata alla pagina Guide turistiche, escursionistiche.

Dove mangiare e dove dormire a Isola del Gran Sasso

A Isola del Gran Sasso e in tutto il suo territorio puoi muoverti tra tante strutture ricettive dove dormire e ristoranti dove gustare dell’ottima cucina locale. Scopri le migliori attività secondo le recensioni di Tripadvisor e Booking.com.

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