Abbazia di San Clemente al Vomano

L’Abbazia di San Clemente al Vomano (o chiesa di San Clemente) si trova poco lontano da Notaresco, nel territorio di Guardia Vomano. È uno dei monumenti più affascinanti d’Abruzzo e la sua costruzione risale al IX sec. Si racconta che la fondazione fu voluta da Ermengarda, figlia di Ludovico II. In origine la chiesa era annessa ad un monastero benedettino, oggi purtroppo scomparso.

Curiosità sull’Abbazia di San Clemente al Vomano: 

• Sotto il piano di calpestio, ci sono camere che venivano utilizzate come sepolture. Alcune porzioni di pavimento trasparente consentono di vederle
• I capitelli della chiesa sono tutti diversi, ognuno ha forma e decori propri
• Ci sono due statue lignee di San Clemente, una degli inizi del 1300 e l’altra del XVIII sec
• Sul portale c’è una particolare pietra di riuso che proviene da un’altra chiesa, vi è scolpita la frase «ANNI AB INCARNATIONE DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI MCXXXIIII EST DEDICATA ECCLESIA S MARTINI TEMPORE OLDRII ABBATIS».

La facciata e l’interno

Una facciata semplice, in stile romanico, e un bel portale scolpito con figure zoomorfe e di vegetali accolgono il visitatore. E lo fanno senza preannunciare la bellezza e l’eleganza di cui si godrà all’interno della chiesa di San Clemente al Vomano. 

Le tre navate, racchiuse da archi a tutto sesto, e i capitelli decorati scandiscono il passo e accompagnano verso il presbiterio. L’altare è abbracciato da uno dei cibori più pregiati della Regione, che merita un breve apprendimento.

Il Ciborio di San Clemente al Vomano

Il ciborio dell’abbazia di San Clemente risale alla metà del XII sec. Presenta complessi decori con intrecci vegetali e figure simboliche antropomorfe e zoomorfe. Dato il suo interesse storico e culturale attira ogni anno tantissimi turisti e studiosi. È giunto fino a noi ottimamente conservato e riporta la firma dei suoi creatori: i maestri Roberto e Ruggero (probabilmente maestri pugliesi, padre e figlio, che lavorarono in Abruzzo nel XII sec.).

Il ciborio di San Clemente al Vomano è costruito su forme geometriche:

• Il quadrato, in basso, che simboleggia la Terra e il peccato
• Due ottagoni, simboli del passaggio dal peccato e dalla morte alla vita eterna.
• Un cerchio, simbolo del cielo e dello stato di beatitudine che si prova quando si è vicini a Dio.

Tra i fitti decori vegetali si vedono figure che nascondono significati:

• L’uomo scimmia, simbolo medievale di possessione demoniaca
• Il satiro, simbolo della lussuria e dei vizi
• Una caccia al cervo, legata alla simbologia cristiana
• Un uomo rannicchiato che si morde l’alluce, dal significato poco chiaro. 

Curiosità: l’uomo che si morde l’alluce potrebbe essere uno Spinario che tenta di togliersi uno spino dal piede, o un uomo impossibilitato a camminare perché incapace di distinguere il bene dal male, o un contorsionista. Il contorsionismo, nel medioevo, era una pratica considerata contro il volere divino poiché portava il corpo a pose non naturali.

Gli affreschi

In origine l’abbazia di San Clemente al Vomano era ricoperta di affreschi, oggi purtroppo perduti. Restano visibili: sui pilastri della navata sinistra una Madonna col Bambino (attribuita a Gentile da Rocca); a sinistra un’edicola decorata con figure di Santi, una Madonna e l’Annunciazione; sotto l’arco un Cristo benedicente e i quattro simboli degli evangelisti; in controfacciata frammenti di una Natività; sui pilastri del presbiterio un Ecce Homo e un Trionfo della Morte.

Curiosità: nonostante gran parte degli affreschi siano scomparsi, sono stati ritrovati piccoli lacerti un po’ ovunque nella chiesa, tranne che nella parete che si trova a destra. Forse perché fu ricostruita dopo un crollo.

Come arrivare a San Clemente al Vomano

Consulta la mappa riportata qui di seguito per capire come arrivare alla chiesa di San Clemente al Vomano di Notaresco in macchina, a piedi o in bici.

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