Il palio dell’accoglienza a Notaresco

Tra le tante manifestazioni estive in programma nella Valle delle Abbazie merita particolare attenzione l’evento che ha riscosso plausi per la qualità della rievocazione sin dalla prima edizione, il palio dell’accoglienza di Notaresco

L’accoglienza è una tematica molto attuale, talmente legata alla nostra quotidianità che spesso dimentichiamo quanto sia stata altrettanto centrale nelle epoche passate.

A Notaresco ben cinquecento anni fa “l’accoglienza” era imposta per legge, risale infatti al 30 Luglio 1514 un capitolo comunale che obbligava tutte le famiglie della comunità a prestare una giornata di lavoro ai forestieri intenti a trasferirsi nella cittadina.

Sulla base di questo straordinario documento L’associazione Culturale Castro Notarisco organizza anche quest’anno il palio “Notarisco anno domini 1514” che non solo è la celebrazione degli importanti capitoli comunali ma anche la rievocazione filologica di quel momento storico particolarmente importante per la Valle delle Abbazie.

Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo i castelli della Valle erano governati per buona parte da illustri esponenti Famiglia Acquaviva-Aragona come Andrea Matteo duca di Atri e suo fratello Donato, vescovo di Conversano e abate commendatario di Santa Maria di Propezzano, che dopo un periodo segnato da diverse guerre cercarono di riportare stabilità sociale ed economica nei loro possedimenti, in questo contesto cercarono di incentivare l’espansione demografica dei borghi come Notaresco.

Il 1515 fu anche l’anno della formazione dell’attuale stemma comunale di Notaresco, che proprio nel 2015 celebra, quindi, il suo cinquecentenario.