Tra i tanti siti religiosi che arricchiscono il territorio che comprende la Valle delle Abbazie, merita una particolare attenzione l’abbazia di San Giovanni ad Insulam o al Mavone.
Situata lungo il Mavone nel territorio di Isola del Gran Sasso, non distante dalla già menzionata abbazia di Santa Maria di Ronzano, l’abbazia venne costruita intorno all’anno 1100 dagli appena insediati Benedettini di Montecassino.
La facciata, di stile romanico, si caratterizza con una costruzione di pietra squadrata arricchita da una finestra circolare posta al centro di essa, da un portale incorniciato da due bifore (cosa rara per un edificio abruzzese) e una decorazione ad archetti pensili su mensole che si alternano lungo tutto il perimetro esterno.
L’interno è a tre navate divise da sei arcate per lato ed una sola abside al centro dell’edificio.
Sotto il presbiterio, oltre due ingressi posti alla fine delle navate laterali, si può accedere alla cripta, risalente probabilmente alla fine del XI secolo e si dice che fosse il luogo di culto originale dell’abbazia.
L’altare è impreziosito dall’affresco del catino che raffigura Cristo racchiuso in una mandorla tra la Vergine Maria, San Giovanni Battista e San Giovannino.
A fianco dell’abbazia si possono notare dei ruderi che appartenevano al convento della Chiesa. Esso venne distrutto da un incendio o da un terremoto, che portò via definitivamente importanti documenti appartenenti al complesso.